L’acetone è un disordine metabolico che interviene quando l’organismo, per far fronte alle proprie necessità energetiche, dopo aver bruciato tutti gli zuccheri a disposizione, comincia a bruciare anche i grassi. Si manifesta prevalentemente nei bambini, precisamente nella prima e seconda infanzia, quando già le richieste energetiche sono maggiori, e scompare poi con la pubertà. Entro certi limiti questo processo non comporta problemi. Nei neonati, per esempio, è un normale processo fisiologico, perché il latte di cui si nutrono è più ricco di grassi che di zuccheri. Se però i corpi chetonici, e in particolare l’acetone, vengono prodotti in quantità eccessive, comincia a manifestarsi uno stato di malessere, e in alcuni casi anche mal di testa, dolori addominali, spossatezza, inappetenza e vomito. Se nei bambini l’acetone è un problema transitorio le cui cause sono solitamente di poco conto, nel soggetto adulto in diverse circostanze può essere indice di problemi più seri. Ovviamente, anche per quanto riguarda gli adulti, un digiuno prolungato o attività fisiche particolarmente intense e prolungate possono dare origine a un accumulo eccessivo di corpi chetonici. La chetosi nell’adulto può anche essere indotta da una dieta iperproteica (dieta chetogenica), cioè da un regime alimentare caratterizzato da un alto apporto di proteine e che si basa sul meccanismo della chetosi. Possono causare chetosi anche forti stress emozionali o fisici che incrementano la produzione di quegli ormoni che influenzano i livelli di glicemia. Altre cause di acetonemia nell’adulto sono il diabete mellito e le patologie infiammatorie a carico del pancreas.
Normalmente, le urine contengono tracce irrisorie di chetoni; tuttavia, quando la loro concentrazione ematica aumenta, il corpo cerca di disfarsi dell’eccesso di chetoni eliminandoli con l’urina, dove aumentano sensibilmente di quantità. Per diagnosticarlo basta infatti raccogliere l’urina e farla analizzare in laboratorio tramite l’esame chimico fisico dove verrà dosata la quantità di corpi chetonici nelle urine.