Il fibrinogeno è una glicoproteina plasmatica sintetizzata dal fegato con lo scopo di favorire la coagulazione del sangue. La concentrazione plasmatica di fibrinogeno aumenta nella fase acuta delle infiammazioni e infatti viene usato come indice di flogosi. I livelli di fibrinogeno nel plasma possono subire anche un’influenza genetica. Indipendentemente dalle cause, l’aumento dei valori di fibrinogeno è associato a un rialzo del rischio cardiovascolare. Più fibrinogeno in circolo significa infatti una maggiore tendenza del sangue a coagulare, e viceversa.
Il test del fibrinogeno viene eseguito per indagare un possibile disordine della coagulazione, che può essere in difetto (episodi emorragici) o in eccesso (episodi trombotici). Altre volte, l’esame viene utilizzato per determinare il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare. Viene prescritto spesso anche dal ginecologo perchè l’utilizzo della pillola anticoncezionale può aumentare i livelli di fibrinogeno nel sangue. Anche la terapia ormonale sostitutiva incrementa il livello di fibrinogeno per la presenza degli estrogeni. Si esegue tramite un semplice prelievo di sangue e il risultato viene dato in giornata.