Il caldo estivo che ci ha accompagnato sta lasciando il posto a temperature più fresche in linea con la stagione autunnale. E con il cambio di temperatura arriva anche il rischio dei primi malanni di stagione come raffreddore, mal di gola e febbre. Lo sbalzo di temperatura influisce sulla nostra salute perché chiede all’organismo di adattarsi in tempi molto rapidi al caldo, al freddo, all’umidità. L’adattamento del corpo alle temperature si chiama termoregolazione che permette di mantenere la temperatura di 37°C, quella di una persona sana. Se ciò non accade o se i sistemi di controllo della temperatura corporea non rispondono velocemente, è facile essere vittime di raffreddori, mal di gola e altri malanni dell’autunno. I bambini, gli anziani e le persone con malattie croniche sono i soggetti che accusano con maggiore incidenza lo sbalzo di temperatura e i suoi effetti. Per questo è necessario assicurare negli ambienti chiusi l’areazione frequente che assicura il cambio d’aria ed evita il proliferare di germi potenzialmente dannosi, e un tasso di umidità intorno al 40-50%.
In presenza di influenza o malanni stagionali, il medico potrà decidere di condurre alcuni esami e indagini per risalire alla causa. Questi includono generalmente esami del sangue di routine come emocromo e indici infiammatori, esame delle urine, tamponi faringei ed esami colturali per la ricerca di infezioni batteriche o virali. Nel caso di mal di gola è importante verificare, soprattutto nei bambini o nei soggetti più predisposti, la presenza di segni riconducibili a una infezione batterica (tipicamente dovuta allo Streptococco, per il quale è opportuno eseguire un tampone oro-faringeo) quali febbre e placche sulle tonsille, perché in caso di infezione batterica è opportuno ricorrere a una terapia antibiotica (su prescrizione del medico) abbinata a rimedi sintomatici.