Quando il sistema immunitario funziona correttamente, produce una risposta il cui fine è quello di proteggere l’organismo contro pericoli come batteri, parassiti e cellule tumorali. La risposta può includere cellule immunitarie specifiche e/o anticorpi. Le malattie autoimmuni sopraggiungono quando il sistema immunitario attacca uno o più costituenti fisiologici del corpo come se fossero estranei. Quando il sistema immunitario fallisce nel riconoscere il “self” (sé stesso) può produrre cellule immunitarie o anticorpi (chiamati autoanticorpi) diretti contro cellule, tessuti e/o organi dell’organismo stesso. Ciò produce infiammazione e danno dei tessuti che porta alla malattia autoimmune vera e propria. In Europa risultano colpite ogni anno 4.000 persone su 100.000.
La diagnosi di una malattia autoimmune si basa su una visita medica specialistica e l’esecuzione di esami tra cui:
– La ricerca degli anticorpi antinucleo (ANA) e anti-ENA (antigeni nucleari estraibili, i più comuni sono gli anti SM, SSA/Ro, SSB/La, RNP, SCL 70, Jo1)
– La ricerca di autoanticorpi organo-specifici (per es. anti-tireoglobulina e anti-tireoperossidasi).
– L’analisi dei livelli di proteina C-reattiva (PCR) e della velocità di sedimentazione degli eritrociti (VES).
– Esami ematici generali ed esame delle urine.