Da oggi viene introdotto l’esame della Copeptina proAVP in sostituzione dell’esame dell’ormone antidiuretico Vasopressina ADH che viene invece disattivato.
Qui sotto riportiamo la spiegazione medica diagnostica e le motivazioni.
La Copeptina è il frammento C-terminale precursore della Vasopressina, l’ormone regolatore chiave del bilancio idrico, con importanti effetti emodinamici per il suo ruolo critico nella regolazione dell’asse ipotalamo-pituitario-surrenale, rispecchiando la risposta individuale allo stress.
Copeptina e Vasopressina (ADH) sono rilasciate dallo stesso ormone precursore, in quantità equimolari, nel flusso sanguigno.
Per questo motivo la Copeptina può essere utilizzata come marcatore surrogato della concentrazione ematica della Vasopressina.
La misura della Copeptina acquista maggior valore diagnostico e prognostico in combinazione con dati clinici quali l’osmolalità plasmatica e lo stato di idratazione del paziente.
Nella diagnosi differenziale di pazienti con disordini del bilancio idrico, quali la sindrome da poliuria-polidipsia e la sindrome da inappropriata secrezione di ADH, la Copeptina offre maggiori vantaggi diagnostici grazie alla stabilità della molecola molto superiore a quella dell’ADH.
Il risultato della Copeptina deve essere interpretato in funzione della privazione o non privazione dei liquidi prima del prelievo.
In caso di privazione di liquidi un risultato <2,6 pmoli/L è altamente compatibile con diabete insipido centrale completo. Nel caso in cui il test sia stato eseguito senza privazione di liquidi per i risultati >21,4 pmoli/L la diagnosi di diabete insipido nefrogenico è praticamente definitiva.
Quando il prelievo si effettua senza privazioni di liquidi e il risultato di Copeptina è < 21,4 pmoli/L ulteriori studi sono necessari per diagnosticare un possibile diabete insipido centrale parziale o una polidipsia primaria.